martedì 3 giugno 2014

Booq: benvenuto a Palermo


Assemblea publica molto partecipata, ieri, alle 17, 30 nel cortile adiacente vicolo della Neve a Palermo, dove da pochi giorni è nato un nuovo spazio autogestito: Booq. Iniziativa spontanea che si propone con la suggestiva sigla di Biblio Officina Occupata di Quartiere. Una luce che senza preavviso squarcia il fitto velo di tenebra che negli ultimi tempi sembrava avere avvolto il capoluogo siciliano, smoccolando spazi alternativi e realtà culturali come candele ormai a corto di ossigeno. L'iniziativa è sorta dall'azione coesa tra residenti del quartiere, soggetti attivi nell'esperienza oggi conclusa dello Zetalab e nuova linfa generazionale, insofferente al fatalismo che pare affliggere Palermo come una malattia cronaca.

Il Caffè Letterario Tomasi di Lampedusa, locale di proprietà del comune, chiuso e in stato di abbandono già da anni, è stato trovato dagli occupanti in condizioni fatiscenti e devastato dai saccheggi. Uno spazio comunque dalle potenzialitàio notevoli, anche per la collocazione topografica, nel cuore di un quartiere affascinante ma anch'esso in stato di letargo. In questi giorni fervono lavori di riparazione volti a rendere agibile l'ex caffè letterario nel più breve tempo possibile, mentre in pochissime ore l'occupazione ha conquistato via web una quantità notevole di consensi, e l'assemblea pubblica organizzata il 2 Giugno di fronte ai locali del ribattezzato Booq ha rappresentato il punto di partenza ufficiale per qualcosa che si prospetta come un'iniezione di vitalità al centro storico e alla città di Palermo tutta.


«Di recente, abbiamo visto troppe realtà cittadine spegnersi,» dice Pietro. «Libreria Garibaldi, Left, libreria Altroquando e altri ancora. E' vitale, in questo frangente, prendere in mano la città e dare inizio a un lavoro di condivisione che possa darle una salutare spinta. Da questa esigenza è nata l'occupazione dei locali abbandonati di vicolo della Neve. Il progetto è realizzare una risorsa a cui tutti possano contribuire. Condivisione di oggetti, libri, ma anche di competenze, e di esperienze. Tutti sono invitati a collaborare con Booq, portando oggetti di utilità comune, anche guasti dai quali si possano ricavare pezzi riciclabili, materiale librario, ma anche collaborazione attiva. Competenze in muratura, elettronica e tutto quello che può essere utile affinché questo spazio autogestito possa presto partire a pieno regime».

Booq eredita idealmente un patrimonio di circa 7000 libri, raccolti nell'arco di una decina d'anni nella biblioteca del Laboratorio Zeta. I principali classici moderni, narrativa di genere, saggistica, storia contemporanea e anche fumetti. Una biblioteca condivisa che si spera possa crescere ulteriormente con il sostegno della cittadinanza. La biblio officina occupata si propone come spazio di lettura, di studio e di scambio, ma un ulteriore progetto è quello della ciclofficina, sul modello che si va diffondendo in Europa. Un luogo dove imparare a manutenere e riparare da soli la propria bicicletta, ma possibilmente anche altri attrezzi di uso comune, là dove le competenze tecniche verranno condivise, sempre nell'ottica dello scambio e della crescita comune. 


L'intenzione è quella di aprire al pubblico almeno una parte dei locali entro la fine di Giugno. Per questo l'appello principale è rivolto a quanti possono fornire aiuto pratico, mettendo a disposizione perizie operaie e le energie personali. I rapporti con il quartiere (via Alloro e dintorni) sono partiti sotto ottimi auspici, stabilendo da subito un rapporto giocoso e cordiale con i bambini della zona. La densità dei partecipanti all'assembela pubblica fa ben sperare. Se Palermo è stata colpita duramente dalla chiusura di tante realtà culturali, se i suoi polmoni sono stati sgonfiati e il suo cuore ha perso colpi, l'occupazione dell'ex caffè letterario e la conseguente nascita di Booq va vista come un sorso d'acqua fresca in un deserto torrido, una scarica di adrenalina propositiva che non va sottovalutata, ma sostenuta e coltivata come un fiore in serra.


La chiusura dell'assemblea con l'esibizione dell'artista da strada Jonathan Marquis è un altro segnale simbolico di un dialogo appena partito ma intenzionato a durare nel lungo termine. Lo spettacolo, l'elemento ludico condiviso, così come lo studio e le competenze intellettuali e pratiche, sono elementi di un cammino comune che la città di Palermo deve intendere come un gradito corteggiamento sociale. L'invito a iniziare una storia d'amore che può fare la differenza e aprire orizzonti che sembravano, negli ultimi anni, essersi troppo allontanati.

Auguriamo buon lavoro a tutto lo staff del Booq confidando di vederlo presto crescere, alzarsi in piedi e guadagnare tutto l'appoggio che merita. Ricordiamo sempre che i sogni modellano la realtà, soprattutto – come in questo caso – se sono condivisi. Il sogno di tanti è un unico sogno. Un unico sogno è a un passo dal diventare una concreta realtà.

E ora, al lavoro. Benvenuto a Palermo, Booq.


 
BOOQ - Biblio Officina Occupata di Quartiere
Vicolo Della Neve all'Alloro, Palermo

Nessun commento:

Posta un commento