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martedì 3 ottobre 2017

#Like4Like [di Marco Rincione e Prenzy]


#Like4Like. Dopo "Paperi", Marco Rincione torna, stavolta supportato ai disegni da Prenzy, con un'altra inquietante allegoria esistenziale. La ricerca di senso nel mondo dei social può prestarsi a più interpretazioni. Semplice mezzo di comunicazione? Palestra del narcisismo? Megafono di un ES di massa che dà voce a pensieri ed emozioni non filtrate dalla ragione? Il risultato a fumetti è comunque raggellante. E la distopia che fa da cornice apre i battenti a un incubo tecnologico cui tanti media stanno dedicando spazio.

venerdì 3 febbraio 2017

Paperotten - Paperi, letture, pitture e musica al Montevergini di Palermo



10 FEBBRAIO ORE 17,30 - TEATRO MONTEVERGINI PALERMO

Assemblea Montevergini e Altroquando presentano:

PAPEROTTEN
Come sevizia Paperino?
Presentazione-Reading-Jam musicale della trilogia "Paperi" dei fratelli Rincione.


Paperi. Paperi marci. Brutti, sporchi e pennuti. Sono nati così... Paperi. Che cosa ci vogliamo fare? 

“Paperi” di Marco e Giulio Rincione è una trilogia (oggi raccolta in un volume edito da Shockdom, impreziosito da un prologo in prosa) che sta facendo discutere, ma soprattutto sta riscuotendo un successo di pubblico trasversale. Segno che il perturbante, la rappresentazione estrema di ciò che è sgradevole, malato, riesce tutt'oggi a comunicare a più livelli. I personaggi iconici di Walt Disney hanno accompagnato l'infanzia di più generazioni, piantando nello stesso tempo, profonde radici nell'animo dell'individuo che in età adulta continua a riconoscerli come totem immutabili di uno status quo rassicurante quanto ipocrita. Non è strano che la controcultura abbia attinto spesso all'iconografia disneyana per veicolare messaggi di forte critica alla società dei consumi, fino a giungere agli atroci pennuti dei fratelli Rincione. 

Tre capitoli a fumetti, tre passi sull'orlo melmoso di un abisso nichilista in fondo al quale non è garantita nessuna consolazione. Una lettura crudele e pessimista, dove la profanazione delle icone infantili lacera la maschera sul volto di un'industria spietata, e denuncia i segreti dietro gli usci di una città-stato la cui economia si fonda sull'intrattenimento e dove la classe dominante sono i Topi, simbolo di un profitto rapace abituato a prevaricare con il sorriso sulle labbra. Da dove provengono questi paperi lerci, perversi, sconfitti? E perché sembrano piacere tanto? Attraverso il fumetto di Marco e Giulio Rincione, ci proponiamo di discutere il senso artistico del perturbante nei vari media, e lo strumento dell'eccesso come veicolo di temi sociali, in grado di suscitare nel lettore-spettatore una risposta emotiva che possa durare oltre il tempo circoscritto dell'opera in questione.



Paperi, parole, pittura, musica, proiezioni e letture. Per confrontarsi con lo specchio di una fantasia deforme. Un riflesso rivelatore che forse preferiremmo non vedere, ma che siamo comunque tentati di sbirciare con la sensazione di commettere un piacevole peccato. Come sbirciare nella vita privata di Paperino, così irascibile, sfortunato, a suo modo cattivo... senza neppure immaginare quanto.
Magari stiamo per scoprirlo.

Letture a cura di Altroquando
Musiche di Giancarlo Caviglia