mercoledì 1 gennaio 2014

Altroquando: chi e cosa...



Altroquando... 

una parola tratta palesemente dal cosmo di Dylan Dog e dalla sua avventura Gli orrori di Altroquando, disegnata dall'immenso Attilio Micheluzzi. Una parola già presente nella science fiction anglofona, nel romanzo Lord Kalvan of Otherwhen di H. Beam Piper, e usata molte volte in Italia dopo i fasti dylandoghiani. Altroquando è il nome di una libreria e spazio eventi a Roma, è stato il nome di band musicali, gruppi di gioco di ruolo in rete, associazioni dedicate alla narrativa fantasy e... non è facile contarli tutti. Da quel lontano 1988, in cui uscì il secondo speciale di Dylan Dog, c'è sempre un altro quando... da qualche parte.

E a Palermo?

OGGI

Altroquando è un tag culturale che si propone di fondere la passione per le varie forme di narrazione, i fumetti e le arti in generale con la controcultura e le istanze LGBTQ+. Il progetto è anche quello di promuovere e incoraggiare con i propri mezzi le forme di creatività spontanea nelle quali Altroquando riconosce naturali compagni di strada. E' un canale youtube (nel tempo anche un podcast) in cui si parte dal linguaggio dei fumetti per esplorare i loro legami con la società e spaziare tra più argomenti. 
O se preferite, è un nome che ci è rimasto appiccicato addosso, e al quale teniamo, perché siamo romantici.

IERI

Un po' di storia: all'inizio c'era questa strada... il Cassaro di Palermo. Un quartiere antico, ricco di tradizioni culturali e commerciali.



Correva il 1991 quando una piccola edicola, proprietà di un uomo coraggioso di nome Salvatore Rizzuto Adelfio, decise di tentare il grande salto e avventurarsi in un territorio allora poco esplorato nella nostra isola: cambiare volto e trasformarsi in una libreria specializzata in fumetti.



Nasceva così la libreria Altroquando. Forse la prima in Italia a usare questo nome nell'insegna. Di sicuro la prima fumetteria ad aprire a Palermo. Al di là delle esigenze commerciali, il motore della metamorfosi da edicola in libreria era una profonda passione. Passione per il mondo dei fumetti, ma anche per l'arte nella sua accezione più ampia, per la cultura indipendente, alternativa, per le voci fuori del coro.


La passione generò nuove iniziative. Tra queste il ciclo di mostre intitolato Sguardi & Visioni, che ospitava artisti (illustratori, fumettisti e fotografi) che non avevano ancora ricevuto il crisma della professionalità. La libreria si era improvvisata galleria d'arte in numerose occasioni, spesso ospitando talenti di alto livello e giovani promesse. Presto i suoi scaffali si arricchirono di titoli di narrativa e saggistica prodotti dalla piccola editoria, di fanzine cittadine ed estere. Un bazar in cui l'immaginario fumettistico europeo, giapponese e americano si incrociava con la spinta creativa delle nuove generazioni e le battaglie per i diritti delle minoranze. Spazio in cui i nerd, non ancora incoronati dall'avvento di Internet, discutevano dei loro eroi di carta mentre accanto a loro si organizzava la prima edizione del Pride cittadino, si svolgevano mostre satiriche e si impaginavano riviste amatoriali.
Altroquando, a Palermo, era diventato una strana bottega, le cui iniziative, tra fumetti, arti e impegno civile, avevano finito con lo sfumare in modo surreale il confine tra attività commerciale e centro culturale. Non fu troppo strano, dunque, che a circa vent'anni dalla sua apertura, l'attività, per quanto apprezzata, avesse finito con il languire sul versante economico incamminandosi verso il crepuscolo. Qualcosa di inevitabile, mentre il centro storico della città mutava, le botteghe più antiche chiudevano i battenti  per lasciare posto all'emergere del settore food, e il quartiere si andava rimodellando a misura di turista perdendo gran parte della sua originale identità.

Questo è stato Altroquando, libreria di Palermo, chiusa definitivamente nel 2013 dopo la scomparsa del suo fondatore, stroncato prematuramente da un male inesorabile. Della sua libreria, dei suoi sogni, della sua rabbia e desiderio di cambiamento, oggi sopravvive il ricordo tra i veterani. Ma come dicevamo: c'è sempre un altro quando. 

Altroquando... quello fondato a Palermo da Salvatore Rizzuto Adelfio, quello multiforme, quello che non aveva paura di rischiare e animato da una passione senza età, è oggi un'iniziativa culturale no profit portata avanti da chi ha vissuto e lavorato al fianco del mai dimenticato titolare. Un nome di famiglia, se vogliamo, che si estende a chiunque voglia farne parte.
Al di là della bottega sulla storica strada palermitana che per oltre vent'anni ha ospitato questa avventura culturale, ci rifiutiamo di lasciare che la fiamma accesa da Salvatore all'inizio degli anni 90 del XX secolo si spenga. Chiamateci boomer o illusi, ma noi ci crediamo, e siamo tenaci. 
Così abbiamo voluto andare avanti comunque, e continuare ad appoggiare le iniziative artistiche indipendenti, a lottare per l'uguaglianza, per l'accoglienza e i sogni di tutti, sempre usando come strumenti i fumetti e le storie in generale. Un linguaggio secondo noi duttile, che ci permette, se vogliamo, di arrivare dappertutto. Di parlare e scoprire di tutto.



Oggi il cammino di Altroquando prosegue sulle gambe di Filippo, ex collaboratore e compagno di Salvatore. Una sorta di eredità intellettuale che si è concretizzata in un canale Youtube dedicato alla cultura dell'immaginario e alle sue ramificazioni. In eventi dal vivo, programmi radiofonici e podcast, presentazioni di libri e fumetti, organizzazioni di rassegne, e tante altre spericolate follie. La parte più fisica dell'Altroquando che si apriva sul Cassare di Palermo, si è rigenerato in una biblioteca autogestita (inizialmente ospitata dal Teatro Mediterraneo Occupato di Palermo, successivamente presso un'abitazione privata), nata dal peculio di libri e fumetti lasciati dal suo fondatore e cresciuta grazie alle donazioni dei sostenitori. 
Altroquando è amore per la narrazione in ogni sua forma, e per tutte le emozioni, le ansie, le rivendicazioni, che le si affidano. Altroquando è una storia cittadina che parla di sé al mondo e non si è ancora rassegnata a scrivere la parola fine.
Dopo la conclusione di un lungo ciclo vitale, come in Doctor Who, la celebre serie di fantascienza inglese, Altroquando si ripropone con un nuovo volto, un nuovo Tardis e nuovi compagni di strada.

Salve, siamo Altroquando. 
Non ci siamo ancora arresi, e voi siete i benvenuti.










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