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mercoledì 10 agosto 2016

Cassonetto del Nuovo Corso (Online)


Leggi altre pubblicazioni su Calaméo

E' passato un anno dal ritorno del Cassonetto di Altroquando. Si è intitolato Cassonetto del Nuovo Corso. Impreziosito da una cover donata amichevolmente da Leo Ortolani, ha scritto una nuova pagina della nostra storia palermitana contribuendo a inaugurare un... nuovo corso. E cioè la trasformazione di Altroquando Palermo da libreria (che aimé non esiste più) in associazione culturale. Il Cassonetto era stato un appuntamento (per quanto discontinuo) della nostra fumetteria. Fortemente voluto da Salvatore Rizzuto Adelfio, fondatore di Altroquando Palermo, raccoglieva spunti creativi di artisti locali (e non solo), affidandosi all'autoproduzione di vecchia scuola (le fotocopie). Con il Cassonetto del Nuovo Corso abbiamo cercato di andare oltre, e di affiancare agli atti creativi spontanei una sorta di censimento delle realtà socioculturali presenti nella nostra Palermo. Collettivi artistici, centri sociali, associazioni politiche e di volontariato, sono state chiamate a raccontarsi sulle sue pagine. Un esperimento che ci sentiamo di definire riuscito, e che avrà seguito nel cammino che verrà. A distanza di un anno da questo revival (datato Giugno 2015), e mentre si prepara il progetto per un ulteriore numero, ecco approdare anche questo Cassonetto del Nuovo Corso in rete, finalmente leggibile comodamente online. Già da un po', dopo l'esperienza su ISUU (che per ragioni imponderabili censurava anche i pupetti asessuati disegnati da Sergio Algozzino, marchiando il tutto come vietato ai minori) ci siamo spostati su Calaméo, più libero in tal senso. 
Buona lettura a chi non ha avuto la fortuna di entrare in possesso della copia cartacea. E ricordate che, se lo desiderate, potete stampare il Cassonetto, conservarlo, diffonderlo a vostra volta.
Ci sarà sempre un altroquando.





martedì 1 dicembre 2015

BURP II - Giornata Mondiale per la lotta all'Aids

BURP II (dedicato alla Giornata Mondiale per la lotta all'Aids) è il secondo albetto firmato da Giuseppe Lo Bocchiaro e autoprodotto da Altroquando Palermo. Una simpatica fantasia metafumettistica con un messaggio importante come la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili.




mercoledì 25 novembre 2015

Futura


Cari amici, ecco approdare in versione elettronica FUTURA ulteriore produzione di Altroquando (uscita a metà degli anni novanta) e che presenta, stavolta, uno dei primi banchi di prova del neonato Studio Cagliostro. Tra i collaboratori al progetto: Giorgio Messina, Riccardo Rizzo, Claudio Valenti, Claudio Iemmola, Emiliano Santalucia, Emanuele Pistola, Giuseppe Messina e il collettivo della rivista “Cyberzone”. 



mercoledì 21 ottobre 2015

Chiaro Scuro: Sergio Algozzino

Cari amici,

ecco a voi “Chiaro Scuro” il primo (rimasto unico) di una collana di albetti che Altroquando aveva in programma di stampare a partire dal 2009. Tutto nasceva da un'idea di Salvatore Rizzuto Adelfio, il quale meditava un periodico monografico che avrebbe dovuto presentare un diverso disegnatore siciliano di volta in volta. Sergio Algozzino, protagonista di questa monografia, non ancora lanciato con le pubblicazioni che gli avrebbero conferito popolarità, ma già attivo nel settore e con molte esperienze in repertorio, rappresenta in modo significativo quello che “Chiaro Scuro” avrebbe potuto essere. Un fiore all'occhiello per chi aveva creduto in talenti ancora acerbi e un maneggevole biglietto da visita per artisti ormai sdoganati.

Il blog di Sergio Algozzino: https://sergioalgozzino.wordpress.com/


giovedì 8 ottobre 2015

Attilan (uno sguardo a Lucca Comics com'era)


Attilan è stata una fanzine (cioè una rivista amatoriale autoprodotta) basata sull'impegno del tutto gratuito di giovani appassionati. Quello che presentiamo in questo formato pdf per le edizioni Altroquando, è il secondo numero (il primo purtroppo è andato perduto) e consiste in un corposo speciale dedicato alla fiera del fumetto di Lucca svoltasi nel 1992. Altroquando, pertanto era ancora giovane come idea e come libreria. Molti dei ragazzi che hanno contribuito alla produzione di questo numero di Attilan oggi lavorano nel settore fumetto con le mansioni più disparate.
Questo speciale Lucca '92 è un po' una macchina del tempo per quanti ricordano Lucca com'era, ma sopratutto quegli anni tumultuosi per il fumetto statunitense. Leggendolo riscopriamo che cosa succedeva in casa Marvel e Dc, quanti e chi erano gli editori che si contendevano nel nostro paese i titoli di maggior richiamo (la Marvel Italia, poi rilevata dalla Panini Comics, non era ancora stata fondata), ricorderemo la discussa nascita della Image Comics, e sentiremo (leggeremo) esprimersi voci autorevoli nel campo della Nona Arte. E' anche un modo per confrontarsi con il passato delle fiere, valutarne i mutamenti e interrogarsi sulle loro funzioni.



sabato 12 settembre 2015

BURP - di Giuseppe Lo Bocchiaro


Ed ecco a voi BURP una delle prime autoproduzioni (datata 1998) di Altroquando e vetrina di un talento allora ai suoi esordi: Giuseppe Lo Bocchiaro. BURP nasce dalle medesime spinte che hanno animato le iniziative della bottega delle culture a fumetti fondata da Salvatore Rizzuto Adelfio a Palermo, e cioè dare spazio a chi non è noto, o ancora sgomita per guadagnare un piccolo spazio nell'affollato mondo della nona arte. Fotocopiato, gratuito, ma curato, graffiante, efficace, e a suo modo epico, BURP è la metafora (tragicomica) del cuore spezzato dall'impossibilità di comunicare i propri sentimenti. Della sensibilità impotente davanti all'ignoranza, alla volgarità e a un'irriducibile indifferenza. La prefazione scritta dallo stesso Salvatore Rizzuto Adelfio a inizio albo ci suggerisce anche una lettura sessuale del surreale mondo ideato da Giuseppe Lo Bocchiaro, e probabilmente l'analisi fa centro. BURP è la rappresentazione ironica del muro invisibile (e invalicabile) tra i sessi (ma non solo), dell'amore frustrato che vede ridicolizzare la tenerezza e riporta alla visione pessimista dello scrittore Louis-Ferdinand Céline, secondo il quale gli esseri umani altro non sono che “tubi digerenti”. Una risata amara, ma che aiuta ad andare avanti. Come è andato avanti Giuseppe Lo Bocchiaro, oggi disegnatore professionista, illustratore di “Mauro Rostagno – Prove tecniche per un mondo migliore” su sceneggiatura di Marco Rizzo e Nico Blunda, edito da Becco Giallo, e tanto altro. BURP è una piccola testimonianza di quando il web era ancora agli inizi e una semplice fotocopiatrice e tanta passione potevano fare la differenza.


Il blog di Giuseppe Lo Bocchiaro –http://inventoaltritempi.blogspot.it/





martedì 8 settembre 2015

Cassonetto dell'Anno Uno

Cassonetto dell'Anno Uno: il terzo, storico numero della fanzine ideata da Salvatore Rizzuto Adelfio e dal suo Altroquando. Una rivista che, un numero unico aperiodico dopo l'altro, avrebbe lasciato la preziosa testimonianza di un'epoca. Un tempo in cui giovani menti collaboravano spontaneamente per proporre espressioni artistiche senza il crisma dell'ufficialità, libere e prive di condizionamenti. Uscito nel 2001, fotocopiato come i precedenti, è stato a lungo l'ultimo numero prima del revival attuale (2015) con il Cassonetto del Nuovo Corso.






giovedì 13 agosto 2015

Il Cassonetto Freak


Il Cassonetto, fanzine prodotta da Altroquando Palermo, aveva un'uscita periodica e ogni nuovo numero si presentava come un numero unico del tutto indipendente. A differenziarli c'era un sottotitolo, ogni volta diverso. Ecco il secondo, storico numero, intitolato CASSONETTO FREAK (sempre fotocopiato, ma stavolta in formato A4). Un'altra tappa dell'istituzione culturale palermitana fondata negli anni 90 da Salvatore Rizzuto Adelfio.  






sabato 8 agosto 2015

Il Cassonetto - le origini

La recente pubblicazione del Cassonetto del Nuovo Corso, revival della nostra vecchia consuetudine di produrre aperiodicamente una fanzine che riunisse i contributi creativi di più persone, ha suscitato un rinnovato interesse per l'origine di questa piccola autoproduzione che ha contribuito a fare la storia di Altroquando a Palermo. Ideato da Salvatore Rizzuto Adelfio negli anni novanta, del Cassonetto erano usciti (a distanza variabile l'uno dagli altri) tre numeri, fotocopiati e distinti tra loro da un sottotitolo ogni volta differente.

Quello che vi presentiamo qui grazie alla piattaforma ISSUU è il primissimo esperimento chiamato semplicemente IL CASSONETTO. Qualcosa che ha il sapore di un tempo andato, ma proprio per questo affascinante, e che contribuisce non poco a rendere la storia di Altroquando Palermo quello che è: il cammino di una realtà creativa che andava oltre l'aspetto commerciale di fumetteria, ma mirava a sostenere le forme espressive alternative, la controinformazione, la cultura antagonista.

Pian piano, vi proporremo anche gli altri due vecchi numero con la medesima modalità.
Buona lettura e grazie per l'interesse dimostrato.




domenica 21 giugno 2015

Dylan Dog o dell'immaginario panico (su Calaméo)


Di tempo ne è passato. E Dylan Dog è entrato nella sua tanto discussa "Fase 2". Qui proponiamo un passo indietro. Uno di quelli che si fanno davanti ai quadri per poter vedere meglio e cogliere tutti i dettagli. Correva il 1993. Il sottoscritto frequentava l'università e il corso di diploma universitario in giornalismo (istituito presso la facoltà di Magistero, non ancora ribattezzato Scienza della Formazione) muoveva i primi timidi passi, prima di trasformarsi in un corso ben più lungo ed elaborato: quello in Scienze della Comunicazione. Ciò non toglie che fosse possibile divertirsi. Soprattutto con le materie sociologiche, se affidate a docenti anticonvenzionali e aperti come la duttile e preparata professoressa Pina Lalli. Fu così che iniziò il mio cammino di analisi sociale dei fumetti. Una relazione che qualcuno a suo tempo si offrì (in modo vano) di pubblicare, e che oggi Calaméo vi mette comodamente a disposizione. Questo è quanto pensavo e scrivevo negli anni novanta a proposito dell'indagatore dell'incubo. Questo è quanto discussi in sede di esame di Sociologia della Comunicazione. E questo è quello che ha portato al recente video (che affronta anche le recenti evoluzioni del personaggio) sul canale Youtube di Altroquando.
Buona lettura, Giuda ballerino!









venerdì 12 giugno 2015

CHIRON #2 - il secondo episodio su Calaméo

Il secondo episodio (rimasto l'ultimo) di Chiron, serie supereroistica autoprodotta. Continuano gli intrighi, il serpeggiare di poteri fuori controllo e delle patologie a questi collegate e il lavoro dei medici specializzati nella cura dei superumani.








giovedì 11 giugno 2015

Chiron #1 [il primo episodio su Calaméo]



CHIRON
è stato un esperimento (audace e naif) di autoproduzione altroquandiana che ha impegnato il sottoscritto negli anni tra il 2007 e il 2009. Il progetto prevedeva una serie a termine (di cui esisteva uno schema di massima con tanto di finale) che si proponeva di mischiare le atmosfere da medical drama grottesco di The Kingdom (la celeberrima serie televisiva di Lars Von Trier) con un mondo supereroistico che attingeva, citando in modo più o meno esplicito, a tutti i feticci e le icone del pantheon dei comics internazionali. Alla base, un'idea non nuovissima, ma poco sfruttata nel dettaglio (vedi l'annunciato progetto DC Comics intitolato Samaritan X, che a tutt'oggi non ha visto la luce, ma che Chiron, casualmente, precede). Una struttura sanitaria destinata a curare patologie collegate con le attività superumane. Non solo, quindi, un ospedale per i supereroi, ma anche per chi restava coinvolto in situazioni poco ordinarie, come raggi di origine incerta, misteriosi adesivi organici e così via. E i medici curavano tutti, ovviamente. Buono e cattivi. Va da sé che un'iniziativa simile non poteva incontrare la simpatia di tutti. Aggiungiamo un personale medico e paramedico ambiguo, tra i quali molti nascondono segreti e torbide ricerche personali, giornalisti eccentrici e gli interessi delle corporazioni farmaceutice. Persino un delitto con tanto da assassino misterioso da scoprire. Insomma, un casino di carne al fuoco. Tanto testo («Che Bendis sia con te!» fu la frase più gentile che mi sentii rivolgere), e un disegno oggettivamente non professionale, privo anche di quella leggerezza sfrontata della quale i fumetti "disegnati male" di Davide La Rosa hanno fatto la propria bandiera vincente.

Insomma, l'avventura di CHIRON si concluse dopo appena due episodi. Troppa fatica (e troppo tempo) per il sottoscritto disegnare tavole obiettivamente impresentabili. Resta l'affetto per una creatura mai nata del tutto, e per un'idea, dei personaggi e un intreccio che prometteva (almeno nei sogni dell'autore) di essere divertente, e poter fornire ispirazione anche ad altri. Ma il mondo del fumetto funziona così. Professionismo e passione, idee e talento, non si amalgamano necessariamente in un mix armonico. C'è sempre il cassetto. E ogni tanto (perché no?) vale la pena di togliere un po' di polvere e riguardare le foto di quando eravamo più giovani e ingenui. Ecco quindi, liberamente consultabile su Calaméo, il primo dei due episodi di CHIRON (esistono anche degli episodi brevissimi, pensati come materiale promozionale, e delle aggiunte mai stampate... se solo riuscissi a trovarle). Il secondo, seguirà presto. Ancora una volta, i medici dell'ospedale più pazzo (e super) del mondo vi danno il benvenuto. Per puro piacere di condivisione.
Buona lettura.